Rovistando nel grande "caos primordiale" del mio archivio fotografico, trovo due foto che ho fatto a David Maria Turoldo in Svizzera nell'estate 1989.
Contro le sue resistenze e perplessità, la mia insistenza riuscì a portarlo al ghiacciaio della Plaine Morte , versante meridionale del Wildstrudel ( 3243 m.) montagna delle Alpi Bernesi.
Era la prima volta che lui "Furlan dal Taliment" era salito così in alto.
Ricordo la sua innocente euforia, l’ indicibile emozione, le sconcertanti domande.
Si chinava ed “accarezzava” con “immacolato stupore” il ghiaccio, lì presente a chiazze.
Ho impresso nella mente però anche il suo grave e lungo silenzio, che rispettai: intuivo l' intensità dei suoi pensieri.
Era stato operato l'anno precedente al pancreas, stava “ miracolosamente” bene, aveva energia e voglia di vivere, ma con lucidità mi confidava di esser consapevole che " il drago insediato come un re sul trono" era al momento domato, ma non sconfitto....
In quei silenzi penso lasciasse spaziare l 'ispirazione che gli consentiva di “dire” poi, con la poesia, l'indicibile….
Tornando a Crans Montana in auto scrisse di getto su un foglietto alcune parole.
A sera, dopo cena, lesse alcuni versi , chiedendo con umiltà se mi piacevano. Immaginatevi.
Durante una serata in suo onore ricordando quella esperienza disse: “Un giorno mi è stato fatto un dono, raggiungere il ghiacciaio della Plaine Morte, da dove da lontano si vedeva il Cervino,.. si vedeva tutto l’arco delle montagne......qualcosa di incredibile…. parlare è profanare……..”
e lesse solo pochi versi di quella poesia.
Mi fa piacere condividere queste immagini, documento in “esclusiva” della sua "salita" .
Sorridiamo, ne sarà felice, del suo abbigliamento “irresponsabile” ( di cui sono solo io responsabile ) “svolazzante” con la mia K-Way “impostagli”!