Con parole chiare e forti parlò di “notte” della politica italiana di fronte al pericolo di nuove e gravissime involuzioni della democrazia.
Ricordo che venne anche in Università per un vibrato discorso sull’argomento.
La medesima opinione mi espresse in incontri e colloqui privati che ebbi il privilegio di avere con lui.
Le sue parole di allora sono da meditare profondamente anche oggi perché mettono inequivocabilmente in guardia dalla illusione dei rimedi facili e delle scorciatoie “per uscire dalla notte”.
“ Preso atto che l’oracolo di Isaia (21,11-12 ) parla di notte e di notte fonda, dobbiamo ancora soggiungere che esso non lascia grandi speranze ai suoi interpellanti: ma con voluta ambiguità annunzia sì il mattino, ma anche subito il ritorno della notte: l’oracolo del profeta non vuole alimentare illusioni di immediato cambiamento e anzi invita a insistere, a ridomandare, a chiedere ancora alla sentinella, senza però lasciare intravvedere prossimi rimedi”.