"Le Chiese non diventino mai case di affari, la redenzione di Gesù è sempre gratuita". "Io penso allo scandalo che possiamo fare alla gente con il nostro atteggiamento, con le nostre abitudini non sacerdotali nel Tempio: lo scandalo del commercio, lo scandalo delle mondanità".
Francesco lancia forte il suo anatema, tanto atteso, nei confronti della Chiesa che “se pensa solo a fare affari fa peccato di scandalo".
Poi a commento del brano evangelico in cui Gesù caccia i mercanti del
Tempio: "La gente buona andava al tempio; cercava Dio, pregava ma doveva cambiare le monete per fare le offerte". "Questo è peccato di scandalo… E noi sappiamo quello che dice Gesù a quelli che sono causa di scandalo: 'Meglio essere buttati nel mare'".
Papa Bergoglio, ha aggiunto che "il peccato di scandalo” investe anche i laici.
Ed ha precisato: "Se io vedo che si fa questo, devo avere il coraggio di dirlo. E' curioso: il popolo di Dio sa perdonare i suoi preti quando hanno una debolezza, scivolano sul peccato... sa perdonare. Ma ci sono due cose che il popolo di Dio non può perdonare: un prete attaccato ai soldi e un prete che maltratta la gente".
Ha spiegato anche il motivo per il quale Gesù ce l' ha tanto con i soldi: "Perché la Redenzione è gratuita. E quando la Chiesa o le Chiese diventano affariste, si dice che non è tanto gratuita la salvezza".
A questo punto mi consento una “ autocertificazione”.
Ogni volta che mi si è presentata l’occasione ho espresso il mio vibrato disappunto alla richiesta di danaro ammettendo però che se la comunità vuole beneficiare dei sacramenti, deve ovviamente farsi carico del mantenimento dei ministri.
In alcuni santuari da me frequentati ( in uno il banchetto della riscossione è addirittura all’interno dell’aula sacra ) non ho mancato di fare rilevare “lo scandalo”. Raramente ho ottenuto consenso: in alcuni casi con umile disponibilità almeno all’ascolto/confronto il povero “gabelliere” ( magari contro voglia costretto dal superiore o rettore del santuario a quel ruolo) ha opposto inconsistenti giustificazioni.
E da ultimo un ricordo riconoscente di un amico: il gesuita Padre Mario Castelli che espose decenni fa, nella Chiesa di san Rocco a Parma un foglio con titolo forse un poco polemico con la generale consuetudine: “ La messa è gratuita”, invitando a scrivere sull’ agenda le richieste di intercessione.
Grazie Mario, perché anche su questo argomento sei stato profeta!
E grazie Padre Bergoglio!