Ecco alcune sue frasi:
”Si può offendere nella più assoluta impunità, col cinismo più insolente, il diritto dei popoli. “All'origine di tutto ciò vi sono le ingenti ricchezze che le potenze imperialiste vogliono mantenere sotto il proprio controllo.
Nell'intervento che ebbe a fare in occasione della sua prima visita alle Nazioni Unite, il compagno Fidel Castro disse che tutto il problema della coesistenza fra le nazioni si riduceva al problema dell'appropriazione indebita di ricchezze altrui, ed egli fece la seguente affermazione: "cessi la filosofia della spoliazione e cesserà la filosofia della guerra." Ma la filosofia della depredazione non solo non è cessata, anzi continua più forte che mai………….
I nostri occhi liberi si aprono oggi su nuovi orizzonti e sono capaci di vedere quello che ieri la nostra condizione di schiavi coloniali ci impediva di osservare: cioè che la "civiltà occidentale" nasconde sotto la sua vistosa facciata una realtà di iene e di sciacalli.
D'altra parte, vogliamo ripetere ancora una volta che le tare coloniali che impediscono lo sviluppo dei popoli non si esprimono soltanto attraverso rapporti di tipo politico. Il cosiddetto deterioramento della ragione di scambio non à altro che il risultato dello scambio diseguale fra paesi produttori di materie prime e paesi industriali che dominano i mercati e impongono la illusoria giustizia costituita dallo scambio uguale di valori. Finché i popoli economicamente dipendenti non si saranno liberati dai mercati capitalistici e, costituendo un solido blocco con i paesi socialisti, non avranno imposto nuovi rapporti fra sfruttatori e sfruttati, non vi sarà sviluppo economico solido, e in alcune situazioni vi sarà regresso, e i paesi deboli torneranno a cadere sotto il dominio politico degli imperialisti e dei colonialisti.
Per ricordarlo oggi ho scritto alla figlia Aleida, medico a Cuba
Nei nostri incontri spesso ha parlato del padre a volte con aneddoti commoventi.
Un giorno, in occasione della commemorazione della morte del Che, ha così risposto con umorismo e delicatezza alle domande.
D. Aleida, sembra che quando tu sei nata tuo padre non fosse contento perché ad una bimba avrebbe preferito un maschio. Poi, quando ti ha visto, ha cambiato idea?
Aleida; "Si, è vero, desiderava avere un maschio. Nei giorni che precedettero la mia nascita mio padre era in visita a Parigi. Si racconta che al Louvre chiedesse alla Gioconda cosa mai sarebbe nato. Da li a poco un telegramma: un amico da Cuba gli annuncia il lieto evento con queste parole: "sei fottuto è nata una femmina!". La sua risposta all'amico fu: "fottuto sei tu che non ne hai nessuno"; e alla mamma scrive: "visto che è femmina, buttala giù dal balcone". Naturalmente, femmina o non femmina, tornato da Parigi, come prima cosa espresse alla mamma la voglia che aveva di vedere "la sua ciabatta" ("ciabatta" si dice affettuosamente della bimba appena nata); al che mia madre rispose: "non c'è, l'ho buttata dal balcone". Per quanto desiderasse un maschio mio padre fu comunque molto felice di avermi".
D. Dei ricordi dell'infanzia con tuo padre, cosa ti è rimasto più impresso? Quale momento vissuto insieme ti torna alla mente quando lo pensi ?
Aleida; "Ricordo quando la sera mi sollevava dal suo letto dove ero rimasta addormentata accanto alla mamma, aspettandolo, e mi portava nel mio. Per quanto cercasse di essere delicato, io sentivo le sue braccia, e il bacio che mi dava, e l'abbraccio tanto stretto che mi svegliavo. La sua figura nel buio mi spaventava. Questo ricordo mi è caro. Non è un caso che io oggi faccia lo stesso lavoro con mia figlia: l'abbraccio forte e la bacio fino a svegliarla".
Anni fa Aleida mi fece dono, con dedica, di un libro sul Che.
Riprodotta sotto la pagina in cui una foto la ritrae con la piccola mano in quella grande del padre. A lato uno stralcio di una lettera che dice:" Cara Hildita ……ricorda che mancano ancora molti anni di lotta e, anche quando sarai donna, dovrai fare la tua parte, nel frattempo devi prepararti, essere molto rivoluzionaria, che alla tua età vuol dire imparare molto, il più possibile ed essere sempre pronta ad appoggiare le cause giuste". Papà.
Eredità impegnativa , ma pienamente realizzata.